FIGHTWORLD
La docuserie
La locandina

Dettagli
Produttore | Netflix |
Distributore | Netflix |
Conduttore | Frank Grillo |
Nazione | Stati Uniti |
Lingua | Inglese |
Anteprima | 12 Ottobre 2018 |
Genere | Docuserie |
Stagioni | 1 |
Stagione 1 | 2018 |
Episodi | 5 |
Durata | 40-50 min. |
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STAGIONE 1
Per la prima puntata della serie, Frank Grillo ci porta in Messico per parlarci del pugilato ma soprattutto dei pugili che hanno reso grande questo sport in una nazione martoriata dalla criminalità e dalla povertà. Grillo ci porta dentro alle palestre più importanti di Città del Messico dove sono nati e nascono ancora i grandi campione della boxe. Palestre spartane, che hanno come scopo quello di insegnare lo sport per tenere ragazzi e ragazze lontano dalla strada e molto spesso tra un destino che si divide tra la morte e il carcere.Dalla palestra, ai quartieri più poveri, dalla prigione ancora alla palestra, il cammino dei messicani, sembra che per forza di cose debba sempre tracciare questa linea. Gli intervistati ci parlano di come la loro vita sia cambiata nel momento in cui hanno iniziato ad indossare i guantoni.Un ottimo esempio di come lo sport, in particolare gli sport da combattimento sono uno dei metodi migliori per allontanare i più giovani da droga, alcool prostituzione e fanno capire loro che il crimine non è la sola e unica soluzione per sostentare le loro famiglie povere e spesso indigenti.
Non si può parlare di sport da combattimento senza parlare della Muay Thai e non si parlare di questa disciplina senza andare in Thailandia. In questa puntata Grillo ci racconta una storia forse non troppo nuova ossia quella dei giovani che cercano di crearsi un futuro con questo sport.
Dalle palestre spartane , agli stadi affollati, l'attore e fighter ci racconta della vita dei ragazzi che combattono sin da giovane età per cercare di sostentare i propri studi per un diploma che potrebbe guidare loro e le loro famiglie fuori dall'abisso di povertà in cui vivono.
Da quando il Myanmar si è liberato dei colonizzatori stranieri, è uscito da una lunga e sanguinosa dittatura, la nazione sta provando ad alzare la testa e a farsi conoscere al mondo intero. La popolarità della lethwei è in costante crescita, dentro e fuori dalla nazione. Al momento, come Grillo ci fa notare, questa disciplina è in una fase di transizione, è a un crocevia anzi, a una serie di crocevia.
Spettacolo o tradizione? Soldi oppure umiltà?
I dubbi sono tanti, perché il turismo sportivo in Thailandia ha portato a grossi benefici economici, ma è dura mantenere le tradizioni intatte e la alta la passione quando si tratta di show business.
dove molti, davvero tanti fighters da tutto il mondo stanno
Per la quarta puntata dello show, Frank Grillo vola in Senegal per raccontarci delle origini di questo stile Wrestling, il Laamb, che si differenzia da quello che siamo soliti vedere. Il contesto delle riprese assomiglia a quello visto nelle puntate precedenti, povertà, sofferenza e un'unico faro, quello dei combattimenti che offre una guida e una speranza per il futuro di molti giovani.
In questo episodio ci viene spiegato che i contendenti non solo soltanto fighters, ma sono i protettori della loro comunità, coloro che rappresentano il collettivo e ne difendono onore e orgoglio di fronte a tutti. L'islam si miscela con l'animismo e i riti ancestrali danno a tutto il contesto un atmosfera a dir poco magica.
Una nazione in guerra da sempre, un popolo costantemente sotto pressione. Al di la di ogni credo religioso o politico, in questo episodio si parla del Krav Maga e delle differenze sostanziali che ha rispetto agli altri stili di combattimento. Il racconto si allontana dai ring e dalle gabbie e si sposta su aspetti più vicini alla vita di chi, tutti i giorni, convive la paura di non poter tornare a casa dalla propria famiglia.