CERCHIAMO DI DARE UNA RISPOSTA SERIA A QUESTA DOMANDA
LE RISPOSTE PIÙ SCONTATE

MA POI SI FANNO MALE
Gli infortuni nelle palestre e nei combattimenti sono molto probabilmente meno frequenti o al massimo uguali a quelli degli altri sport. Tutti gli uomini credo abbiano un amico (o proprio a loro stessi) a cui è stata fatta una operazione ad un ginocchio o ad un tendine. I cambi di direzione nel calcio sono frequenti, una spallata leggera spallata dall'avversario, il campo pesante di pioggia, il piede si affossa e non segue il resto del corpo oppure la caviglia. Questo è un banalissimo esempio per farti capire che gli incidenti possono capitare in qualsiasi occasione (non voglio incappare nell'incidente della vettura di cui ho parlato prima). Adesso ti dico perché non devi preoccuparti (non troppo per lo meno) degli infortuni nelle arti marziali e degli sport da combattimento quando si parla dei più giovani.Tutti i genitori del mondo, hanno i sensori puntati su quello che circonda i loro figli e la paura di vederli in pericolo è sempre presente. Lo dico con tutta la sincerità con cui io possa scrivere, gli sport da combattimento non sono pericolosi. A parte il fatto che definire "pericoloso" è complicato e decisamente soggettivo ma cerchiamo di metterlo sullo stesso piano per tutti. Sul fatto che ci sia un contatto fisico elevato in questi sport è più che ovvio, ne è la base ma questo non deve coincidere per forza di cose come una minaccia. La paura maggiore di un genitore è quella che il proprio figlio si faccia del male e vada incontro ad infortuni anche gravi, bene ecco come possiamo smontare questa teoria.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
Le protezioni che si usano sono tante e sono imbottite, in pochi altri sport si usano cosi tante diverse protezioni. Il paradenti protegge la bocca, i bendaggi le dita e poi sopra ci si mettono i guantoni (non in tutte le discipline), il caschetto copre gli zigomi, a volte la calotta cranica e può avere anche una griglia sul fronte o una barra protettiva. Quando si usano le gambe paratibie, ginocchiere, parapiedi coprono tutto il possibile. Ci sono anche i corpetti che proteggono tutto il busto. Anche le parti intime, sia da uomo che da donna hanno delle protezioni dedicate. In altri sport altrettanto fisici, non si usano tutte queste cose.Se poi vuoi approfondire meglio abbiamo creato delle guide per la scelta delle protezioni proprio per che non ha dimestichezza . Ti spiego tutti i prodotti, a cosa servono e come fare per tenerli ben curati.
Prima la teoria poi la pratica
Le prime lezioni sono solitamente di carattere teorico, dove il maestro spiega la dinamica delle tecniche o almeno i suoi punti principali. Si portano dei colpi a vuoto, si studiano i movimenti come fare per proteggersi. Certo sono concetti che poi nel tempo verranno ripresi, ripetuti , migliorati e rifatti fino allo sfinimento. Solo quando il maestro pensa che il ragazzo o la ragazza sia pronto a far parte del gruppo, lo inserisce. Se invece si parte a inizio stagione ci sono più probabilità di partire tutti dallo stesso livello. Ma questo non deve discriminare la scelta, ogni momento è buono e chi insegna sa come gestire la situazione.
Gli sport da combattimento e le arti marziali si studiano, si ripassano e si approfondiscono. Ci sono dei movimenti di base che sono fondamentali e vanno imparati all'inizio altrimenti si rischia di prendere delle abitudini sbagliate.

Le protezioni
Le protezioni che si usano sono tante e sono imbottite, in pochi altri sport si usano cosi tante diverse protezioni. Il paradenti protegge la bocca, i bendaggi le dita e poi sopra ci si mettono i guantoni (non in tutte le discipline), il caschetto copre gli zigomi, a volte la calotta cranica e può avere anche una griglia sul fronte o una barra protettiva. Quando si usano le gambe paratibie, ginocchiere, parapiedi coprono tutto il possibile. Ci sono anche i corpetti che proteggono tutto il busto. Anche le parti intime, sia da uomo che da donna hanno delle protezioni dedicate. In altri sport altrettanto fisici, non si usano tutte queste cose.
Se poi vuoi approfondire meglio abbiamo creato delle guide per la scelta delle protezioni proprio per che non ha dimestichezza . Ti spiego tutti i prodotti, a cosa servono e come fare per tenerli ben curati.

Nessun sadismo
Nessuno a partire dal maestro, vuole vedere qualcuno farsi male. Forse questo ce lo si dimentica spesso. Sembra che questi ragazzi vengano buttati dentro a un'arena come fosse il Colosseo e dati in pasto ad animali esotici affamati per soddisfare il malsano piacere dell' imperatore. Pensaci da solo o da sola e capirai che è solamente un' assurdità. I maestri sono persone come tutte le altre, che fanno lavori e hanno passioni e sentimenti come quelli di tutti gli altri.
Non hanno nessun piacere appunto, o interesse a vedere uno dei propri ragazzi a farsi male anche per il semplice motivo che loro hanno insegnato ai ragazzi a come proteggersi e perché. Dopotutto avere un atleta che si fa del male, significherebbe sotto certi aspetti un fallimento del loro metodo di inseganmento.
Lo sparring
La parte in cui si fa il cosiddetto sparring, ovvero dove si simula il combattimento, è solo una parte piccola parte della lezione. Non pensare che quando tuo figlio/a entra in palestra sia un continuo picchiarsi dall'inizio alla fine senza interruzione. C'è la parte di riscaldamento ed esercizio fisico, magari dello stretching, poi c'è lo studio delle tecniche a volte soli, a volte a coppie, c'è il lavoro al sacco o ai colpitori, e poi c'è anche la parte di combattimento. Tutte queste attività sono importanti in egual parte e nessuna prende più tempo dell'altra. Oltre a questo c'è da ricordarsi di quello che ho scritto in un paragrafo precedente, in cui ti spiego quali protezioni vengono usate.
Ricordati anche che viene insegnato ai ragazzi come proteggersi e come evitare i colpi e che quindi sono preparati a quello che può accadere.
Il combattimento e le gare
Mettiamo ora il caso che è già ora di un combattimento ufficiale, prima di tutto potrebbe essere anche essere passato molto tempo e tuo figlio potrebbe avere preso più dimestichezza di quanto tu pensi. Altro aspetto da non dimenticare che il maestro, come qualsiasi altro allenatore vuole fare il bene del team, della squadra, del nome della palestra e se non è assolutamente matto, anche della sua reputazione. Portare un'atleta ad un incontro, impreparato sarebbe un disastro sotto tutti questi aspetti e nessuno al mondo ha piacere a fare brutta figura.
Oltre a questo ci sono arbitri e giudici con alle spalle solitamente una federazione che puntano alla diffusione dello sport, che hanno delle regole e anche una morale. Se il combattimento si sta per volgere al peggio lo interrompono. Nei match che a volte chiamiamo "light contact" il contatto è davvero leggero e gli arbitri sono molto attenti a far rispettare le regole.
Ultimo punto che non devi dimenticare è che a nessuno piace essere picchiato pubblicamente e tuo figlio è uno di questi quindi ci metterà tutto l'impegno possibile a proteggersi come gli è stato insegnato. Qualora se lo dimenticasse anche per un solo momento, il maestro all'angolo non ha altro di meglio da fare che non ricordarglielo.
Sono cose tutto sommato semplici da capire e ora spero tu mi stia dando ragione quando dico che spesso non si fanno le considerazioni adeguate prima di dare una risposta ad una domanda.
Potesti anche andare a vedere alcuni eventi che si svolgono nella tua zona, magari riesci a farti un'idea più chiara e puoi toccare con mano l'ambiente. Forse questo potrebbe aiutarti più di mille parole.

A pari livello
Pensavo di includere questo aspetto negli altri paragrafi, ma forse è meglio dedicargli un paragrafo. Sia che si tratti di sparring oppure di una gara con atleti di altre palestre il concetto non cambia. Gli atleti si affrontano a pari livello e questo lo suddivido per i due diversi avvenimenti per essere più chiaro, partiamo dalla spiegazione più semplice.
COMBATTIMENTO
I combattimenti sono regolamentati da delle federazioni e si svolgono sotto le direttive che esse hanno. I due contendenti vengono selezionati tra le varie palestre in maniera tale che siano allo stesso livello tecnico, che abbiano circa lo stesso numero di match e che siano dello stesso peso. Ovviamente a livello amatoriale il tutto viene preso un po di manica larga ma difficilmente si vede combattere un ragazzo con 30 match contro un altro all'esordio. Un maestro non lo accetterebbe, sia da un angolo che da quello opposto.
SPARRING
In palestra magari è un po più complesso trovare un compagno di sparring esattamente dello stesso peso, altezza, livello tecnico ma il buon senso, gli insegnamenti e una qualche legge non scritta che però è sempre presente entrano in gioco. Chi è più esperto non si approfitterà mai, o difficilmente di chi è meno bravo o ha imparato meno nozioni di lui. Si vedono spesso i ragazzi più bravi colpire con meno forza o più lentamente o invitare il compagno a colpire senza paura di ritorsioni.

GLI ULTIMI ARTICOLI DAL BLOG
È SOLO LA VIOLENZA
Una parola sola, che non è esattamente la prima parola che bisognerebbe usare per definire uno sport da combattimento. Chi attacca, nel dibattito non deve aggiungere altro, la parola la fa da se, al resto ci pensa il cervello di chi ascolta. Andiamo anche qui per punto perché il nostro obbiettivo è quello di fare chiarezza e non confusione. Le persone violente, fisicamente o verbalmente esistono a scuola, come al lavoro e come in tutti gli sport. Quello che un fa per lavoro o per passione non definisce la sua indole, non descrive il suo comportamento. Un medico è tale anche quando esce dall'ambulatorio ma non si aggira per la città in cerca di malati da curari o persone da diagnosticare. Sarà magari in grado di intervenire nel momento del bisogno, nel caso in cui si imbatte magari in una persona che sta male quando passeggia. Lo fa per circostanza, per necessità e allo stesso modo farà un fighter, principiante o esperto. Io cerco sempre di esporre esempi semplici per darti uno spunto su cui riflettere e spero che mi riesca essere chiaro.
La violenza è una costante nella nostra vita, poi sta a noi essere in grado di percepirla ed evitarla e girargli al largo. Non ho mai visto genitori, negare con forza ad un figlio di ascoltare un certo tipo musica che magari parla di droga, armi e sparatorie, ma anche questa, se pur verbale, è violenza. Di certo è molto più complesso imporgli di non ascoltare un trapper che non iscriverlo in palestra. Quello che discrimina qui è il cambio di significato che un ragazzo o una ragazza da a questo termine dal momento in cui impara uno sport da combattimento. Ci vorrà un attimo di tempo magari, ma raggiungerà, e forse anche a te genitore, la consapevolezza delle sue azioni e delle ripercussioni che atti violenti possono avere su se stesso e sugli altri.
Quest consapevolezza la si raggiunge con l'aiuto del maestro e con i suoi insegnamenti che, se sono corretti, spingono l'alunno a riflettere e a pensare. Potrei farti l'esempio, nel momento in cui uno studente inizia a padroneggiare la tecnica, ne apprezza l'efficacia e capisce che è può essere pericoloso, che può fare del male e che questo male, se causato ad altri porterebbe a delle conseguenza. Questo capita ai più piccoli e hai più grandi, è inevitabile, la palestra diventa un mezzo per sfogarsi e un punto dove focalizzare le proprie energie. Perché mai un atleta dovrebbe picchiare una persona per strada quando può farlo in tutta tranquillità la sera stessa in palestra? Non si ha voglia sinceramente di dimostrare che si sa picchiare quando si è per strada, lo si vuole fare sul ring, in gabbia per essere visti dal maestro, valutati, corretti e aiutati.
Su questo aspetto che lega nell'immaginario collettivo le parole sport da combattimento a violenza ci sono e ci saranno tanti, tantissimi altri articoli in cui cerco di spiegare quanto questo non sia vero., segui il blog e vedrai che mi darai ragione presto o tardi.
QUALCHE PRODOTTO PER I RAGAZZI
Guantoni da pugilato per ragazzi - No Surrender Boxe Junior
Ho menzionato prima trapper e presunti gangster che cantano di violenza, morte, droga, armi e quant'altro e qui, in tanti saranno d'accordo con me che non sono assolutamente educativi ma la cosa la vediamo sfilare più in punta di piedi perché è una violenza verbale. Allo stesso modo alcuni video giochi o altri creatori di contenuti online propongono con la stessa leggerezza gli stessi temi incentivando cattivi comportamenti. A tutto questo, si associano erroneamente gli sport da combattimento, e lo ripeto con fermezza, erroneamente.
Una delle prima cose che vengono insegnate ai ragazzi, a partire dai più piccoli è il rispetto per quello che è l'insegnante. Cosa che dovrebbe accadere anche nelle scuole ma non sempre succede. Non voglio di certo dare la colpa agli insegnanti o al loro metodo di insegnamento, non è mia competenza. Voglio solamente dire che il modo in cui viene strutturata la lezione, il modo in cui il maestro espone i concetti e dimostra di saperli padroneggiare fa scaturire quasi da solo questo sentimento. Viene da se che è siamo al di fuori della scuola e tuo figlio vedrà (spero presto) questo posto come un'attività ricreativa e sarà più semplice sviluppare questa cosa. Lo stesso genere di rispetto viene sviluppato verso gli altri compagni di allenamento, perché ci si aiuta e si viene aiutati in eguale misura dai più anziani ai più giovani. Queste cose non esistono in maniera cosi marcata negli altri sport.
La cattiva educazione non arriva dalla palestra di sport da combattimento, non viene insegnata nei tatami e di questo, cari genitori, potete starne tranquilli. Ho dedicato due articoli sacrifici per approfondire di come gli sport da combattimento possono influire sul comportamento dei bulli e delle loro vittime. Qui ti darò solo un'introduzione sull'argomento, poi nel mezzo del discorso ti lascerò il link all'articolo specifico.

Il bullo
Ho scritto un articolo che spiega come si gli sport da combattimento posano essere utili per educare i bulli cui cui spiego in maniera approfondita l'argomento e i miei punti di vista. Nel post parlo dell'apprendimento della disciplina, del rispetto delle gerarchie e cosa succede, a chi ha un' indole violenta una volta che inizia a praticare sport da combattimento.
Ci sono molti, troppi aspetti che vengono presi con leggerezza quando si parla di questa argomento, si prende la questione con superficialità e non si fanno le dovute valutazioni Questo causa, come sempre, una visione distorta e non evidenzia i benefici che gli sport da combattimento possono avere sulla nostra personalità sia da adulti che da giovani. Prova a leggere l'articolo che ho scritto qualche tempo fa e vedrai che ti troverai in accordo con me.
Il bullizzato
Anche per chi è vittima di soprusi e abusi verbali o fisici, le arti marziali e gli sport da combattimento possono essere un mezzo di crescita personale. Nell'allenamento, si valorizzano le caratteristiche psicofisiche dello studente, gli si da un valore e lo si guida alla scoperta di un potenziale che magari non sapeva di avere.
Voglio concludere questo paragrafo che sfata questo mito che i combat sport fanno rima con cattiva educazione, utilizzando un altro esempio. Prendo come esempio principe il calcio perché più popolare di altri sport nel nostro paese. Sugli spalti di tornei, che siano essi amatoriali o professionisti si vedono scene indecorose di genitori che ricevono ed elargiscono insulti e epiteti a giocatori, arbitri, dirigenza della squadra, tifoserie opposte e anche al proprio vicino di posto, magari solo perché è il genitore di un ragazzo della squadra avversaria. Spesso si passa anche alle maniere forti e non mi pare sia nuovo che queste manifestazioni sono uno spettacolo indecente per i giovani e di certo non sono un esempio di educazione e rispetto.
LE PALESTRE DI CUI ABBIAMO PARLATO
IDEE POCO CHIARE
Quello che porta educatori e l'opinione pubblica a dire che gli sport da combattimento sono pericolosi per i nostri figli, è la scarsa conoscenza che queste persone hanno della cosa di cui si arrogano il diritto di giudicare. Io stesso, scrivendo questo post ho nominato molto spesso la parola "sport da combattimento" e "arti marziali", cosa che ho fatto per comodità. Stando a guardare nello specifico, dovremmo innanzitutto sapere la differenza tra le due macro categorie poi dovremmo addentrarci in ognuna e scoprire quante diverse discipline esistono all'interno di essere. Molte possono avere dei punti in comune, alcune possono condividere dei movimenti, delle tradizioni particolari ma non sono tutti ingredienti di un grande calderone. Magari ci sono degli sport o discipline orientali più adatte ad una persona, magari per l'età. Dobbiamo basare la decisione, se mandare o no nostro figlio a un corso di pugilato per esempio, su delle motivazioni specifiche. Ha un problema alle mani? Ha un problema particolare alla vista? Se stiamo pensando di fare praticare a nostro figlio il più classico e meno violento Judo, sappiamo se ha problemi alla schiena?
Ogni disciplina ha le sue caratteristiche, si sviluppa su metodi di combattimento differenti, e di conseguenza si fanno esercizi diversi. Magari puoi pensare di far approcciare tuo figlio/a a questo mondo con un breve corso di difesa personale come prima cosa. Poi puoi valutare tu i progressi, vedere come si sente e se gli piace.
Quello che posso dirti, è prima di escludere questi sport, per il tempo libero di tuoi figlio, parlane con un medico valutandone la sua situazione fisica. Puoi anche scambiare quattro chiacchiere informali con un esperto prima di darti la soluzione da solo magari potrebbe essere un beneficio e non lo sai oppure potrebbe aggravare la situazione. Queste sono motivazioni valide e necessità serie che vanno valutate, tutto il resto sono solo chiacchiere inutili.
I NOSTRI NUOVI PRODOTTI
MA IL NUOTO È MEGLIO, È PIÙ COMPLETO
Non me ne vogliano tutti gli appassionati di nuoto, maestri, istruttori e nuotatori di ogni genere. Con questo nono voglio insinuare che il nuoto non lo sia, voglio solamente dire che anche gli sport da combattimento, sia nella pratica vera e propria che nell'allenamento, tutti i muscoli del corpo vengono coinvolti.
Quando si parla di riscaldamento, stiamo parlando di un'attività fisica intensa che mescola diverse pratiche. La parte aerobica è sempre presente come ad esempio il salto della corda. Molte palestre aggiungono sessioni speciali, magari di corsa o scatti all'aperto per migliorare resistenza e respirazione. Spesso si alternano circuiti boxe e esercizi più noti al cross fit o al calisthenic. Un buon pugile, o lottatore in genere ha una buona fluidità dei movimenti e un notevole equilibrio che è solo il risultato di un allenamento completo.
Spesso si crede che la forza di calci e pugni derivi solo dalla pura forza fisica o dall'indole di chi li porta, niente di più sbagliato. Un buon colpo è efficace nel momento in cui si eseguono una serie di movenze corrette che. Anche solo portare un pugno implica il coinvolgimento delle gambe, del tronco, della schiena e delle spalle, poi per ultimo arriva il braccio e la mano. Quello che cerco di dirti in queste righe è un'estensione del paragrafo precedente, dove dico che molte persone hanno idee poco chiare in fatto di combat sport. Come in tutte le cose, una conoscenza approfondita dell'argomento non può che beneficiare ed essere un fattore positivo quando parliamo di scelte.

CONCLUSIONI

In conclusione, se stai ancora aspettando la mia risposta alla risposta ultima alla fantomatica domanda se gli sport da combattimento sono pericolosi per i bambini, eccola: NO, ASSOLUTAMENTE NO
Si faranno male allo stesso identico modo in cui potrebbero farlo in altri sport, ne più ne meno. Nessuno può escludere che questo accada e lo sappiamo bene ma questo include tutti gli altri aspetti della vita. Ci siamo fatti male anche noi da piccoli ed è inevitabile che succeda anche ai nostri figli, essere bambini vuole dire anche questo.
Ma tornando al nostro argomento principale, ribadisco che la mia risposta è no e ti consiglio quanto meno di andare a fare una lezione di prova, parlare con un maestro e magari restare li a guardare magari una lezione in corso (cosa che poi potrai evitare di fare quando si allenerà tuo figlio. Sonda il terreno bene, io ovviamente ho la passione per queste discipline e sono di parte ma ti ho messo per iscritto le mie motivazioni, mi domando chi sta dal lato opposto della barricata saprebbe fare lo stesso.
Vuoi sentirtelo dire ancora? GLI SPORT DA COMBATTIMENTO NON SONO PERICOLOSI PER I BAMBINI