Ecco cosa dice il ministero della salute
IL PERCHÉ DELLA NORMATIVA
"Viene indicato convenzionalmente come R0, «erre con zero», e il suo significato è di facile interpretazione: R0 è il numero di persone che, in media, ogni individuo infetto contagia a sua volta. Per il morbillo, ad esempio, R0 è stimato intorno a 15. Vale a dire che, durante un’epidemia di morbillo, una persona infetta ne contagia in media altre quindici, se nessuna è vaccinata. Per la parotite, R0 è all’incirca 10. Per il nostro coronavirus, la stima di R0 è intorno a 2,5. Qui qualcuno salta subito alle conclusioni e smette di leggere: «Evviva! È basso! Al diavolo la matematica!». Non esattamente. L’R0 dell’influenza spagnola, quella del 1918, è stato calcolato retrospettivamente intorno a 2,1."
"C’interessa sapere, più in generale, che le cose vanno davvero bene quando R0 è inferiore a 1. Se ogni infetto non contagia almeno un’altra persona, la diffusione si arresta da sola, la malattia è un fuoco di paglia, uno scoppio a vuoto. Se, al contrario, R0 è maggiore di 1, anche di poco, siamo in presenza di un principio di epidemia."
"Avendo assorbito queste poche informazioni, possiamo riassumere tutti gli sforzi istituzionali, tutte le misure «draconiane», le quarantene, la chiusura di scuole e teatri e musei, le strade vuote, in un’unica intenzione matematica: abbassare il valore di R0. È quello che stiamo facendo con le nostre dolorose rinunce. Perché quando R0 si abbassa, l’espansione rallenta. E quando R0 viene faticosamente riportato sotto il valore critico di 1, la diffusione inizia ad arrestarsi. A partire da quel momento è l’epidemia stessa, non più le persone, a soffocare."
Per chi non fosse a conoscenza dell'influenza spagnola, è quella epidemia che alla fine della prima guerra mondiale, non fosse bastato già di suo il conflitto, ha contagiato circa il 30% della popolazione mondiale dell'epoca, incluse le persone che si trovavano anche nelle più remote zone della terra, isole del pacifico comprese. Se vogliamo evitare che questo accada di nuovo, dobbiamo adottare delle misure di sicurezza e di contenimento che siano adatte e per farlo c'è bisogno dell'aiuto di tutti.Per fare questo, tornando all'argomento principale del nostro articolo, tutti devono rendersi partecipi delle misure messe in atto quindi chi opera nei settori di arti marziali e sport da combattimento è incluso. A seconda delle aree di interesse e della propagazione del virus poi ci sono dei regolamenti regionali o comunali che possono differire. Nel prossimo paragrafo vediamo cosa dice nei suoi punti che ci riguardano.
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COSA DICE LA NORMATIVA
1. Misure applicabili in tutti i comuni, città e province sul territorio nazionale.
- La sospensione di manifestazioni, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso;
- La sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;
- La chiusura di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità, dei servizi pubblici essenziali e degli esercizi commerciali per l’acquisto dei beni di prima necessità, nelle modalità e nei limiti indicati dal prefetto;
Non c'è molto da scappare, la normativa impone la chiusura di ogni centro di aggregazione o ogni attività che non sia direttamente legata ai servizi di prima necessità. A questo poi si aggiunge il fatto che nei comuni indicati, il prefetto e le autorità competenti, possono mettere in atto misure specifiche che possono variare a seconda delle situazioni e delle necessità, ma da quanto dice il Ministero della Salute, non verranno incluse le tue attività per il momento o per lo meno fino al 3 Aprile 2020. Proseguendo, questo è quanto detto per quanto riguarda le regioni maggiormente colpite(elenco solo i punti che regolamentano lo sport).
2. Misure applicabili in tutti i comuni, città e province sul territorio nazionale.
- La sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino al 3 Aprile 2020, in luoghi pubblici o privati, nemmeno se svolti “a porte chiuse”. Non sono consentite neanche le sessioni di allenamento, “a porte chiuse”;
- Il divieto di trasferta organizzata di grupi o persone in tutte le regioni, comuni e province se non motivi da considerare gravi o di impellente necessità;
- La sospensione, sino al 3 Aprile 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose;
FACCIAMO IL POSSIBILE!

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Inviaci un messaggio o una mail ai nostri contatti, cercheremo di essere di aiuto il più possibile, più storie raccontiamo, più testimonianze saremo in grado rdi raccogliere e più probabilità ci saranno che la nostra voce, quella di noi fighters venga ascoltata.
Anche qui le condizioni imposte sono molto chiare, non credo io abbia nulla da aggiungere, le palestre restano chiuse, gli eventi vanno cancellati e il tutto fino a data da destinarsi fino a nuovo ordine. Il danno è ingente per chi ha una associazione sportiva, una palestre e un team da allenare. Per il momento sorvoliamo sull'aspetto tecnico della question, magari cercheremo di approfondirlo in un altro quando, si spera presto, le acque si saranno calmate. La parte peggiore, come in moltissimi altri settori è il danno economico che queste misure, causa forza maggiore si intende, stanno causando alle attività. Il tessuto sociale ed economico potrebbe risentirne per un lungo periodo e questo come è noto, anche sul morale delle persone. Il governo si promette, speriamo non sia solo una mossa elettorale, di adoperare misure, nel più breve tempo possibile per sostentare finanziariamente cittadini, famiglie e imprese e spingere il nostro paese economicamente. Non possiamo dire se le attività sportive verranno incluse in questo disegno di legge, non vogliamo sperarlo, di cuore, perché lo sport è un mezzo importante sul lato sociale per far risalire anche moralmente una nazione con dei gravi problemi.
Noi vogliamo sperare che accada ma forse è anche il caso, per una volta tanto, di mettere da parte i campanilismi e i credo politici e lavorare nella stessa direzione. Proviamo per un attimo a dimenticare astio e rancori che ci dividono solitamente e gridare tutti insieme con una voce sola che vengano presi tutti in considerazione.